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ott

FATTURAZIONE 1.2.1
Con l'entrata in vigore del nuovo tracciato XML, valido dal 01.01.2021, sono state introdotte principalmente tre modifiche che riguardano il tipo documento, il tipo ritenuta, la natura IVA.
Novità tracciato XML Fattura Elettronica 1.2.1 (specifiche tecniche 1.6.1)
Con l'entrata in vigore del nuovo tracciato XML sono state introdotte principalmente tre modifiche che riguardano:
- il tipo documento
- il tipo ritenuta
- la natura IVA
Per maggiori apporfondimenti normativi vedi "Guida alla compilazione delle fatture elettroniche e dell'esterometro" della Agenzia delle Entrate
Interventi da effettuare sugli archivi ACUT
Di seguito trovi le indicazioni che dovrai seguire per rendere gli archivi delle tue aziende conformi al nuovo tracciato XML:
1. TIPO DOCUMENTO:
- Se emetti delle fatture di vendita il cui tipo documento rientra nelle nuove casistiche introdotte (ad es: TD02 "acconto anticipo su fattura", TD25 fattura “super differita”, TD26 cessione beni ammortizzabili e per passaggi interni, TD27 fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa), dovrai variare manualmente il Tipo Documento nell’apposito campo in fase di creazione file Xml.
Approfondisci attraverso la guida tipo documento - Se registri in Cogen fatture di acquisto che prevedono autofattura/integrazione sul registro vendite, potrai a breve creare in automatico una fattura di vendita inviabile tramite SDI all'Agenzia delle Entrate. Ti terremo aggiornato non appena l'Agenzia delle Entrate chiarirà come risolvere i diversi impedimenti tecnici attuali.
2. TIPO RITENUTA:
- Se emetti delle fatture di vendita con le nuove tipologie di ritenute (Inps, Enasarco, Enpam, altro contributo previdenziale) oppure con doppia ritenuta (ad esempio Irpef e Enasarco) dovrai seguire la nuova modalità di gestione.
Approfondisci attraverso la guida tipo ritenuta.
E' comunque possibile continuare a utilizzare la gestione attuale nel caso di applicazione di una singola ritenuta IRPEF (persone fisiche e giuridiche) classica.
3. NATURA IVA
- Se emetti fatture di vendita utilizzando codici iva con aliquota pari a zero (esenti, escluse, non imponibili, ecc...) dovrai verificare la “NATURA” nella tabella relativa ai CODICI IVA.
Laddove esistano più fattispecie si dovranno creare più codici iva collegati alla natura corretta (ad es. mentre prima esisteva un solo codice N2 per tutte le operazioni “non soggette”, ora il codice N2 NON si potrà più utilizzare ma si dovrà associare un valore tra N2.1 e N.2.2).
Approfondisci attraverso la guida natura iva
- A ulteriore precisazione del punto precedente, se emetti fatture di vendita in reverse charge dovrai innanzitutto variare il codice Natura inserito nel codice iva che utilizzi abitualmente, poiché, come specificato nella guida sulla natura IVA, il valore N6 non è più accettato. Inoltre se vendi beni/servizi che rientrano in casistiche diverse dovrai creare tante tipologie di codici IVA reverse charge quanti sono i codici natura che utilizzi (ad es. reverse charge per cessione telefoni cellulari, reverse charge per cessione di rottami, ecc…).
Approfondisci attraverso la guida reverse charge vendita.
Ricordiamo che, se utilizzi COGEN per la registrazione di fatture di acquisto in reverse charge, sarà obbligatorio (così come era precedentemente a queste modifiche) creare un codice iva reverse specifico solo per gli acquisti (iva 22% con spunta su “inversione contabile”). Per approfondimenti vedi guida reverse charge acquisto
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